MATERA

Trullidea

06 febbraio 2019

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Matera è una città tra le più antiche del mondo il cui territorio custodisce testimonianze di insediamenti umani a partire dal paleolitico. Nel corso dei millenni l’uomo ha saputo adattarsi egregiamente a questo territorio incredibile, senza deturparlo. Il labirintico intrico di stradine,

grotte scavate nel ventre della terra e chiese rupestri risale a 9000 anni fa. Nota anche con gli appellativi di “Città dei Sassi” e “Città Sotterranea”, il suo nucleo urbano originario, si è sviluppato a partire dalle grotte naturali scavate nella roccia e successivamente modellate in strutture sempre più complesse all’interno di due grandi anfiteatri naturali: il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano.

Un pò di storia

Secondo alcune ipotesi, Matera anticamente veniva chiamata Mataia ole dai Greci, che deriva da Mataio olos, il cui significato è tutto vacuo, con riferimento alla Gravina, fossa attraversata da torrenti; ulteriore ipotesi è che il nome derivi da Mata (cumulo di rocce), radice utilizzata per diversi nomi geografici.

Sorta su un preistorico villaggio trincerato ha probabili origini greche. Ciò sarebbe confermato dall’emblema della città, il bue con le spighe di grano, che secondo alcuni studiosi è un simbolo tipico della Magna Grecia;
Nel 664 d.C. Matera passò sotto il dominio longobardo e venne annessa al Ducato di Benevento. I secoli IX e X furono caratterizzati da aspre lotte fra gli stessi Longobardi, i Saraceni ed i Bizantini, che tentarono più volte di impadronirsi del territorio; la città fu distrutta dalle truppe di Ludovico II, imperatore dei Franchi, proprio nel tentativo di cacciare i Saraceni.

A partire dall’VIII secolo, il territorio materano fu teatro di una notevole immigrazione di monaci benedettini e bizantini, che si stabilirono lungo le grotte della Gravina trasformandole in chiese rupestri. Dopo l’insediamento dei Normanni avvenuto nel 1043 la città conobbe un periodo di pace. Nel 1663 fu separata dalla provincia di Terra d’Otranto, di cui aveva fatto parte per secoli, per divenire, fino al 1806, capoluogo della Basilicata nel Regno di Napoli. Durante questo periodo la città conobbe un’importante crescita economica, commerciale e culturale.

Matera è stata la prima città del meridione a insorgere in armi contro il nazifascismo ed è per questo tra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione essendo stata insignita nel 1966 della Medaglia d’argento al valor militare e tra le città decorate al valor civile essendo stata insignita nel 2016 della Medaglia d’oro al valor civile.

Logo Matera 2019Nel 1993 l’UNESCO dichiara i Sassi di Matera Patrimonio Mondiale dell’Umanità
I Sassi di Matera sono il 6° sito in Italia in ordine cronologico, il primo nel meridione. In occasione di questa iscrizione, per la prima volta l’UNESCO utilizza nei criteri e nelle motivazioni il concetto di Paesaggio Culturale, che in seguito verrà utilizzato per motivare l’iscrizione di altri siti nel mondo.
Il 17 Ottobre 2014 Matera è stata designata Capitale Europea della Cultura per il 2019.

Da non perdere

I sassi di Matera e le chiese rupestri

Il nucleo più antico della città vi lascerà senza parole: un insieme di grotte, cortili, cunicoli sotterranei e vicoli in discesa. Il territorio si divide in due zone: il Sasso Caveoso, dove le case grotta sono rimaste intatte, il Sasso Barisano dove troverete botteghe e artigiani al lavoro e la Civita la parte più antica di Matera che sorge su un colle che separa il Sasso Barisano da Sasso Caveoso. Si accede da diversi punti a questa zona, uno dei accessi è da Piazza Vittorio Veneto.

Particolarmente interessanti sono le Chiese Rupestri che si possono visitare nei Sassi di Matera.
Questi luoghi testimoniano il passaggio evolutivo dell’uomo dalle fasi preistoriche al cristianesimo.
Le Chiese Rupestri si trovano infatti in luoghi di particolare importanza e con ogni probabilità erano già luoghi di culto nelle civiltà rupestri che hanno preceduto quella cristiana.

Quelle di maggiore interesse e visitabili sono:
Santa Maria de Idris – San Giovanni in Monterrone
La Chiesa di Santa Maria De Idris è situata all’interno dello sperone roccioso del Monterrone che domina il Sasso Caveoso, nelle vicinanze della Chiesa di San Pietro Caveoso e dell’omonima piazza. La posizione è stupenda e offre un panorama unico, sulla città e sulla Gravina.

Santa Lucia alle Malve
La Chiesa rupestre di Santa Lucia alle Malve si trova nelle vicinanze della precedente S. Maria de Idris nel rione Malve. E’ il primo insediamento monastico femminile dell’ordine benedettino, risalente all’VIII secolo, ed il più importante nella storia di Matera. All’interno sono presenti alcuni tra i dipinti murali più belli e importanti del territorio materano.

San Pietro Barisano
Si trova nel Sasso Barisano, in origine detta san Pietro de Veteribus, è la più grande chiese rupestre della città di Matera. Le indagini archeologiche hanno permesso di individuare il primo impianto rupestre, risalente al XII – XIII secolo, al di sotto del pavimento.

Il centro storico di Matera

Il centro storico di Matera è situato su un pianoro che delimita in alto i Sassi di Matera. Anche qui la Matera mostra diversi livelli di sovrapposizione di strati urbani. Infatti nella piazza centrale Piazza Vittorio Veneto si trovano alcune aperture che mostrano il livello originario dei luoghi, oggi chiamati ipogei, che si trovano al di sotto della stessa piazza. Gli ipogei si articolano in continuità formando una vera e propria città sommersa connessa con i Sassi. Qui si trovano delle strutture rupestri eccezionali come la grande cisterna denominata Palombaro Lungo con pareti alte 15 metri e fino a poco tempo fa navigabile.

Castello Tramontano e la Cattedrale di Matera

Il Castello Tramontano fu voluto dal Conte di Matera Gian Carlo Tramontano nel 1500, mai terminato poichè il Conte fu assassinato nel corso di una sommossa popolare. La Cattedrale di Matera che si colloca nel punto più alto della città, è stata edificata nel XIII secolo in stile romanico. Al suo interno è possibile ammirare il presepe di pietra che fu realizzato nel 1534 da Altobello Persio, le spoglie di San Giovanni a Matera ed un affresco bizantino della Madonna della Bruna con Bambino.

La Casa-Grotta di Matera

Non c’è modo migliore per cercare di capire il mondo contadino e le condizioni di vita nei Sassi prima del loro abbandono forzato se non quello di visitare la casa – grotta di vico Solitario nel Sasso Caveoso. La casa, abitata fino al 1957 da una famiglia di 11 persone (più animali), si compone di un unico ambiente, in parte scavato e in parte costruito, arredato con mobili e attrezzi d’epoca. C’è il focolare con la cucina, il letto con il materasso ripieno di foglie di granturco, il piccolo tavolo con un unico piatto al centro dal quale tutti mangiavano, il vaso da notte usato per i bisogni corporali, il telaio per la filatura, la zona con la mangiatoia per il mulo, la cavità in cui si raccoglieva il letame usato per riscaldarsi, la cisterna dove l’acqua piovana veniva convogliata attraverso un sistema di canali.

Info point

Piazza Vittorio Veneto, 39 – Tel. 0835 680254