Mare, mare, mare
Decine di spiagge sabbiose caratterizzano il litorale di Monopoli per 13 km, tra calette nascoste, anfratti suggestivi e dolci scogliere, premiato con la Bandiera Blu per la pulizia delle acque e i servizi offerti. Da non perdere, Cala di Torre Incina, sovrastata dall’omonima torre cinquecentesca, e la Spiaggia di Santo Stefano. La spiaggia del Capitolo è il regno della movida, con da piste da ballo in riva al mare e deliziosi cocktail. Sono numerosi gli stabilimenti balneari dove praticare windsurf, beach volley, vela e motonautica. Il mare di Monopoli è anche quello placido del porticciolo, con angoli pittoreschi e distese di gozzi attraccati.
Cattedrale di Santa Maria della Madia
In fondo a via Cattedrale, si offre al visitatore con le sue curve barocche, celebrando la Santa Patrona di Monopoli. La facciata monumentale e il campanile caratterizzano l’edificio che è protetto, sulla destra, da un muraglione eretto per difendere il sagrato dal vento, dove sono state ricollocate alcune delle statue cinquecentesche presenti nel precedente edificio romanico. La pianta è a croce latina con doppio transetto e tre navate, nel punto di incontro tra le volte e il transetto si innesta una cupola, con gli affreschi dei Quattro Evangelisti. Il Cappellone, fulcro dell’intera costruzione, che cattura lo sguardo fin dall’ingresso. L’altare è un trionfo di colori grazie ai pregiati marmi e all’icona della Madonna della Madia, con il Bambino benedicente, circondati dalla sontuosa cornice settecentesca. Secondo la leggenda, l’icona della vergine approdò al porto di Monopoli, nel lontano dicembre del 1117, consacrandosi alla città e ai suoi pescatori. Da allora, la devozione non si è mai sopita e si continua a commemorare il miracoloso evento con la caratteristica festa patronale, con una processione a mare in cui l’icona, posta su una zattera, approda, oggi come un tempo, al porto cittadino, scortata dai pescatori.
Le chiese rupestri di Santa Maria Amalfitana and Santa Cecilia
Scavata all’interno di un’ampia cavità naturale, la cripta di Santa Maria Amalfitana prende il nome dalla chiesa edificata sulle sue fondamenta nel XII secolo, da un gruppo di nobili famiglie della Repubblica di Amalfi.
Secondo la tradizione, infatti, un gruppo di marinai amalfitani, scampati a un naufragio nei pressi di Monopoli, si fermò nella grotta, già utilizzata dai monaci basiliani come luogo di culto. La chiesa fu dunque edificata per dimostrare riconoscenza alla Vergine per la grazia ricevuta.
La cripta è inserita nel territorio del giardino botanico Lama degli Ulivi, e fu probabilmente commissionata dai monaci benedettini di Santo Stefano. Scavata nella pietra calcarenitica, ha un’unica navata, provvista originariamente di iconostasi e di un sedile continuo nella zona riservata al clero. Lungo le pareti si susseguono affreschi del XII secolo raffiguranti teorie di santi, una deesis, l’Annunciazione e una Visitazione, originale in quanto si tratta dell’unico esempio esistente in Puglia di un affresco con questo soggetto in grotta.
Le masserie fortificate
Assolutamente da non perdere l’opportunità di visitare una delle tante Masserie Fortificate presenti a Monopoli, edifici che caratterizzano il patrimonio rurale della città e che sono una testimonianza del rapporto intercorso tra uomini, lavoro agricolo e produzione. Queste costruzioni nascono a causa della conformazione geografica della Puglia, come difesa dalle continue invasioni che provenivano, generalmente, dal mare. Divennero anche il centro della vita agricola e sociale, dove oltre alla produzione e conservazione si procedeva anche a trasformare e commercializzare i prodotti agricoli. Tra le più belle sul litorale sicuramente le masserie Spina Piccola e Spina Grande.
Via Garibaldi, 8 – Tel. 080 41 40 264